Quali contributi intellettuali espressero i gruppi scientifici italiani fra Ottocento e Novecento?
Per quali aspetti si differenziarono e coincisero il positivismo degli scienziati e quello dei filosofi?
L'epistemologia europea fra Ottocento e Novecento si definì anzitutto in rapporto ai nuovi sviluppi del sapere scientifico.
Alcuni dei protagonisti più importanti di quel processo furono scienziati militanti come Mach, Duhen, Poincaré.
Esiste un versante italiano di quel processo?
Questo volume si propone di contribuire alla rivisitazione di alcuni specifici luoghi, ambienti e figure del mondo scientifico italiano del primo Novecento e dei modi con cui si veniva affermando la nuova cultura scientifica.
In questa chiave vengono esaminati alcuni aspetti dell'opera di Federigo Enriques, opera alla quale é toccata tanto spesso - a torto o a ragione - la sorte di essere assunta a simbolo di un tentativo perdente di contrastare la separazione fra scienza e cultura.
L'Autrice vuol così restituire, non tanto al matematico- la cui grandezza resta fuori discussione - ma all'epistemologo, allo storico della scienza, all'organizzatore di cultura Enriques le sue reali dimensioni. Al di là anche di quello scontro con Croce che ha troppo spesso polarizzato in forme non sempre mediate, l'attenzione degli studiosi.
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